Feskanich D, Willett WC, Stampfer MJ, Colditz GA.
Channing Laboratory, Boston, Mass. 02115, USA.
Originale:
Feskanich D, Willett WC, Stampfer MJ, Colditz GA
Milk, dietary calcium, and bone fractures in women: a 12-year
prospective study, Am J Public Health 1997 Jun;
87(6):992-7
SCOPI: In questo studio abbiamo valutato se più elevati introiti di latte e altri alimenti ricchi in calcio durante l'età adulta siano in grado di ridurre il rischio di fratture osteoporotiche.
METODI: Si tratta di uno studio prospettico della durata di 12 anni, condotto su 77.761 donne che nel 1980 avevano un'età compresa tra 34 e 59 anni, e che non avevano mai usato supplementi di calcio. Gli introiti dietetici sono stati valutati con un questionario food-frequency, negli anni 1980, 1984 e 1986. Le fratture del femore prossimale (NdT: a livello d'anca) (n=133) e del radio distale (NdT: a livello avambraccio-polso) (n=1.046) secondarie a traumi da minimi a moderati sono state auto-registrate, utilizzando un questionario biennale.
RISULTATI: Non abbiamo trovato alcuna evidenza che più elevati consumi di latte o calcio da fonti alimentari riducano l'incidenza di fratture. Le donne che bevevano due o più bicchieri di latte al giorno hanno presentato un rischio relativo di 1.45 per le fratture all'anca (intervallo di confidenza 95% [IC] = 0.87-2.43) e di 1.05 per le fratture dell'avambraccio (IC 95% = 0.88-1.25) quando confrontate con donne che assumevano un bicchiere o meno di latte a settimana. Egualmente, introiti maggiori di calcio dietetico totale o di calcio a partire da prodotti caseari non è risultato associato ad una diminuzione del rischio di fratture all'anca o all'avambraccio.
CONCLUSIONI: Questi dati non supportano l'ipotesi che più elevati consumi di latte o altre fonti alimentari di calcio da parte di donne adulte sia in grado di conferire protezione nei confronti delle fratture dell'anca e dell'avambraccio.
PMID: 9224182 [PubMed - indexed for MEDLINE]