13 luglio 2020
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Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana
Notizie, articoli e comunicati
Una dieta 100% vegetale applicata da tutti sarebbe lo strumento più potente per evitare tutte le pandemie causate e amplificate dall'allevamento di animali per l'alimentazione umana.
Lo scenario mondiale è invece ben diverso. In questo scenario, qual è il legame tra dieta vegetale e COVID-19? Facciamo il punto.
COVID-19 e dieta vegetale: facciamo il punto
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Una dieta a base vegetale si basa prevalentemente o esclusivamente su cibi vegetali quali cereali integrali, legumi, frutta, verdura, frutta a guscio e semi.

Non vi sono a oggi evidenze che una dieta a base vegetale sia in grado di ridurre il rischio di contrarre l'infezione da SARS-COV-2. Ma trattandosi di un’infezione virale, possiamo sicuramente ipotizzare che un rafforzamento del sistema immunitario e della barriera mucosa, e un miglioramento della flora batterica intestinale possano essere d’aiuto nel ridurre il rischio di contagio, in aggiunta ovviamente alle insostituibili misure di protezione raccomandate.

Quindi dovremmo cercare di aumentare l’assunzione di:
  • Minerali tra cui zinco, ferro, magnesio e selenio, che provengono da frutta secca, cereali e legumi. Le noci del Brasile sono particolarmente ricche di selenio.
  • Vitamine, tra cui vitamina A, vitamina E e vitamina C, provenienti da agrumi, kiwi, verdura verde a foglia, cavoli di tutti i tipi, verdura rosso-arancione, frutta secca e semi oleaginosi. Anche la vitamina D è importante per il sistema immunitario (e non solo), ma questa vitamina non si ottiene dalla dieta (nemmeno da quella onnivora), se non in minima parte. È necessaria l’esposizione alla luce solare oppure l'assunzione da integratore.
  • Antiossidanti, provenienti da frutta, soprattutto frutti di bosco, verdura verde a foglia, cavoli, cereali integrali, spezie.
  • Acidi grassi omega-3, contenuti soprattutto in noci, semi di lino e di chia.
  • Fibre, soprattutto solubili, che mantengono sana e vitale la nostra flora batterica intestinale, provenienti da legumi, cereali, frutta e verdura.
Una dieta a base vegetale è inoltre in grado di agire favorevolmente sulle patologie che maggiormente sono risultate associate con gli esiti gravi del COVID-19: ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete. Questa infezione si caratterizza infatti per delle complicanze che possono portare alla morte, e la presenza di queste patologie aumenta il rischio di queste complicanze.

Abbiamo a oggi a disposizione molti studi scientifici che supportano il ruolo delle diete a base vegetale nel ridurre il rischio di queste malattie, profilando così un loro effetto positivo indiretto per il COVID-19. A chi pensa che fare prevenzione in corso di pandemia possa essere una misura tardiva, farà piacere apprendere che chi è già affetto da queste malattie può invertirne il decorso abbracciando una dieta a base vegetale.
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