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La scienza dimostra: meno sprechi di cibo e fame nel mondo con l'alimentazione 100% vegetale
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Quando si parla di spreco di cibo si pensa solitamente alla quantità di "prodotto finito", cioè di alimenti prodotti ma non consumati, che vengono in vari modi "persi" lungo la catena produttiva e di vendita. Il altre parole si cerca di rispondere alla domanda: "Quanti kg di mele, carote, carne vengono sprecati?"
Ma c'è un'altra causa di spreco, molto maggiore, che avviene a monte: lo spreco di risorse necessarie per produrre gli alimenti (terreno, acqua, energia). Qui la domanda è: "Quante risorse vengono sprecate per produrre i cibi? E con le risorse sprecate, quanto cibo in più sarebbe stato possibile produrre?"
Questa seconda causa di spreco è stata recentemente oggetto di studio da parte di un gruppo di ricercatori di varie università che hanno da poco pubblicato su questo tema un articolo scientifico: "The opportunity cost of animal based diets exceeds all food losses" ("Il costo in risorse delle diete a base di cibi animali supera tutti gli sprechi di cibo").
Il risultato?
- Lo spreco di prodotti finiti è pari a circa il 30%: ogni 100 kg di mele, 30 vengono persi e 70 vengono davvero consumati. Ridurre questo spreco è estremamente difficile, perché dipende da processi produttivi complessi e non dipende dai singoli.
- Lo spreco di risorse dovute al consumo di prodotti animali (carne, pesce, latte e derivati, uova) è molto più alto: a seconda del tipo di carne, arriva fino al 96%, che significa che su 100 unità di acqua, energia, terreno, ben 96 vengono sprecate e solo 4 diventano cibo! Facendo il calcolo sui consumi medi italiani, lo spreco per la produzione di carne è dell'81%.
La cosa positiva? Ridurre questo spreco è molto più facile ed è alla portata di tutti. Ciascuno di noi può fare la propria parte passando a un'alimentazione 100% vegetale.
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