17 Marzo 2007

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Ho letto un recente articolo sul contenuto di poliammine nella frutta e sulla loro azione pro-cancerogena, è un rischio reale?

Volevo sapere se solo alcuni tipi di frutta devono essere limitati come gli agrumi, oppure devo limitare tutta la frutta(mele, kiwi, banane, pompelmi, frutti di bosco)? Anche la frutta essicata contiene poliammine? Nel complesso quanta frutta posso consumare al giorno?

Perchè su Vegpyramid non c'è nessuna indicazione sulle poliammine e sulla riduzione del consumo di frutta? [M.B.]


Risposta a cura della dott.ssa MICHELA DE PETRIS, Specialista in Scienza dell'Alimentazione

Le poliammine sono delle molecole indispensabili per la crescita ed il normale sviluppo cellulare. L'apporto alimentare di poliammine dipende dal consumo di frutta, salumi e formaggi stagionati (in cui sono contenuti già preformati) e dalla conversione di alcuni amminoacidi (lisina ed arginina presenti in abbondanza nei cibi di origine animale) ad opera della flora batterica intestinale.

Non è corretto parlare di pro-cancerogenicità in assoluto delle poliammine, ma di attività stimolante la proliferazione cellulare; funzione indispensabile per i bambini nell'età della crescita e per la riparazione dei tessuti, peculiarità meno gradita (o addirittura pericolosa) nelle persone anziane, in presenza di tumori o negli ex-fumatori.

Le poliammine infatti agiscono indistintamente su tutte le cellule; non solo su quelle sane stimolandone favorevolmente la crescita, ma anche su quelle danneggiate, mutate o neoplastiche promuovendo la crescita tumorale.

L'utilizzo della frutta non ha limitazione nei ragazzi e nei fumatori (in cui il beneficio dei suoi antiossidanti supera lo stimolo proliferativo delle poliammine), ma deve essere moderato negli adulti, negli ex-fumatori e nelle persone con un tumore attuale o pregresso.

Kiwi, banane ed arance contengono i maggiori livelli di precursori di poliammine (lisina ed arginino).

La frutta essiccata, a parità di peso, contiene un quantitativo più elevato di poliammine rispetto a quella fresca perchè l'assenza di acqua (che deriva dalla sua disidratazione) ne concentra tutti i componenti.

Per gli adulti il consiglio è quello di non superare i 2-3 frutti al giorno, variandone comunque sempre la scelta.

La Vegpyramid dà delle indicazioni generali per una sana e corretta alimentazione vegana, il consumo di frutta non è da ridurre o da incrementare in assoluto, ma da razionalizzare a seconda del proprio stato di salute.