Berkey CS, Rockett HR, Willett WC, Colditz GA.
Channing Laboratory, Department of Medicine, Brigham and Women's Hospital and Harvard Medical School, Harvard School of Public Health, Boston, MA 02115, USA. catherine.berkey@channing.harvard.edu
Originale: Berkey CS, Rockett HR, Willett WC, Colditz
GA.
Milk, dairy fat, dietary calcium, and weight gain: a longitudinal
study of adolescents., Arch Pediatr Adolesc Med. 2005
Jun;159(6):543-50
BACKGROUND: il latte è propagandato come una bevanda salutare per i bambini, ma alcuni ricercatori ritengono che gli estroni e le proteine del siero del latte (presenti nel latte e suoi derivati) possano causare aumento del peso corporeo. Altri studiosi, al contrario, affermano che il calcio contenuto in questi prodotti possa favorire la perdita di peso.
OBIETTIVO: studiare l'associazione tra latte, assunzione di calcio da cibo e bevande, grassi del latte e derivati, e variazioni del peso corporeo nel corso del periodo di osservazione.
MATERIALI, METODI E MISURE DI OUTCOME: abbiamo seguito una coorte di 12.829 bambini statunitensi, che nel 1996 avevano un'età compresa tra i 9 e 14 anni, e che hanno risposto ad un questionario inviato per posta fino al 1999. Ogni anno i bambini hanno riportato la loro peso e altezza, completando un questionario di food-frequency riguardante il consumo di cibo abituale nel corso dell'anno precedente. Abbiamo valutato l'associazione tra le variazioni dell'indice di massa corporea (BMI - body mass index, calcolato come peso in Kg diviso per altezza in metri al quadrato) di anno in anno e il consumo degli alimenti sopra citati dopo aggiustamento per crescita e sviluppo durante l'adolescenza, etnia, livello di attività fisica e sedentarietà, e (in alcuni modelli) assunzione di energia totale.
RISULTATI: nei soggetti che bevevano più di 3 porzioni al giorno di latte (=3 bicchieri) si è verificato un maggior incremento di BMI rispetto a quelli che ne consumavano quantità minori (ragazzi: beta +/- SE, 0.076 +/- 0.038 maggiore di quanti bevevano 1 o 2 bicchieri al giorno [P = 0.04]; ragazze: beta +/- SE, 0.093 +/- 0.034 maggiore di quante bevevano da 0 a 0.5 bicchieri al giorno [P = 0.007]). Nei ragazzi, il consumo di latte era associato con un leggero incremento del BMI durante l'anno (beta +/- SE, 0.019 +/- 0.009 per porzione al giorno; P = 0.03); simili risultati sono stati ottenuti per le ragazze (beta +/- SE, 0.015 +/- 0.007 per porzione al giorno; P = 0.04). Sia il consumo di latte parzialmente scremato (contenente l'1% di grassi) nei ragazzi, che di latte scremato nelle ragazze, è risultato significativamente associato con l'aumento di BMI, come pure l'introito complessivo di calcio con la dieta. L'analisi multivariata dell'assunzione di latte, grassi del latte e derivati, calcio e calorie totali, ha suggerito che quest'ultimo parametro sia il più importante predittore di incremento ponderale. L'analisi delle variazioni annuali del consumo di latte, calcio, grassi di origine casearia e calorie totali, hanno portato a conclusioni analoghe; un aumento dell'apporto calorico rispetto all'anno precedente era in grado di predirre un aumento del BMI nei ragazzi (P = 0.003) e nelle ragazze (P = 0.03).
CONCLUSIONI: i ragazzi (età 9-14 anni) che avevano bevuto le maggiori quantità di latte avevano sviluppato un maggiore incremento di peso, apparentemente riferibile al maggiore apporto calorico. Contrariamente alle nostre ipotesi di partenza, l'introito di calcio e il consumo di latte parzialmente scremato (1%) e scremato erano associati con aumento ponderale, mentre i grassi del latte e derivati non lo erano. Bere grandi quantità di latte può determinare un eccessivo apporto calorico per alcuni ragazzi.