Decidi di stare bene - Introduzione

Lo stile di vita occidentale è attualmente il più importante fattore di rischio per le malattie più gravi e diffuse nella nostra società, malattie degenerative da noi un tempo quasi sconosciute, e tuttora sconosciute in molte popolazioni del mondo che ancora conducono una vita semplice.

Queste "malattie dell'abbondanza", il cui nome risuona per molti ancora spaventoso (cancro, malattie cardiovascolari, obesità, diabete, osteoporosi) sono ora la principale emergenza sanitaria dei paesi ricchi, dove stanno assumendo un andamento pari ad una vera e propria epidemia, esattamente come accadeva fino alla metà del secolo scorso per le malattie infettive.

Infatti, il tipo di alimentazione, la pratica regolare di esercizio fisico, l'abitudine al fumo e l'uso di altre sostanze voluttuarie si stanno rivelando cruciali per la salute e la longevità. Se una volta la prima causa di morte erano le malattie infettive, ora lo sono malattie non-infettive quasi interamente correlate a queste abitudini, quali il cancro e le malattie cardiovascolari, responsabili di 3 morti su 4.

Negli ultimi decenni, poi, malattie come l'obesità e il diabete stanno dilagando e colpiscono individui sempre più giovani, pregiudicandone pesantemente la vita futura. Molte di queste malattie, anche se non mortali, sono comunque causa di invalidità e rubano molti anni di vita attiva a adulti ed anziani.

Quel che si può fare come medici, al di là di una bella diagnosi, non è molto. L'utilizzo di farmaci e di rimedi chirurgici quasi mai riesce ad intervenire sulle radici delle malattie, ma consente solo di trattarne, spesso in modo precario e non duraturo, i sintomi e le conseguenze: si "tampona" la situazione, facendo bella figura ma ottenendo al massimo di controllare i disturbi e di ritardare la comparsa di complicazioni che possono portare a invalidità e morte premature ma che, ben che vada, compromettono comunque la qualità di vita del paziente. Riuscire invece a modificare in modo permanente i fattori che promuovono e mantengono la malattia permette di influenzare stabilmente la salute e contrastare queste malattie, arrestandone e invertendone il decorso.

Certo, esistono anche fattori di rischio non modificabili, quali l'ambiente, il sesso, e la genetica, ma salvo rare eccezioni, sono soprattutto i fattori modificabili, appunto le abitudini dello stile di vita, che influenzano la salute.

La "coppia assassina" della dieta (le poche fibre e i troppi grassi) arriva facilmente sulle nostre tavole solo attraverso i cibi animali (ricchissimi di grassi e totalmente privi di fibre) e i cibi di produzione industriale, vere e proprie "bombe caloriche", prive di nutrienti, poiché la lavorazione dei cibi, anche se vegetali, li impoverisce di sostanze nutritive e protettive e concentra le calorie, riducendo i volumi e aggiungendo grassi, zuccheri e sale.

La ricerca sta ora dimostrando come lo stile alimentare in grado di contrastare le principali "malattie del benessere" è quello che utilizza cibi vegetali (cereali integrali, legumi, frutta, verdura, frutta secca), consumati il più possibile vicino al loro stato naturale (i cosiddetti "cibi come colti"), e che limita al massimo o bandisce i cibi animali: in questo modo, la dieta sarà ricca di nutrienti, fibre ed altre sostanze protettive, e povera di calorie, zuccheri, grassi e sale. Per ottenere il massimo dei vantaggi, a questo tipo di alimentazione vanno associati un po' di attività fisica quotidiana e l'abolizione del fumo e di sostanze voluttuarie.

Riuscire anche in Italia, come sta già avvenendo in Nordamerica, a far comprendere alla gente l'importanza di modificare alcune abitudini sbagliate, può permettere di influenzare in modo positivo la salute di milioni di persone, quella che comunemente viene definita Salute Pubblica, che in questo modo è destinata a migliorare quasi "spontaneamente". Ciò comporterebbe ripercussioni economiche non indifferenti sulla Spesa Sanitaria Nazionale, per risparmio di risorse finanziarie destinate a farmaci, esami, ricoveri e assistenza agli invalidi.

La salute è il nostro bene più prezioso. Dobbiamo sempre più convincerci che è necessario diventare i registi della nostra vita, smettendola di perseguire l'illusione che delegare ad altri la custodia e la cura di quello che è solo nostro possa essere la soluzione migliore. Affidereste a qualcun altro la cura dei vostri beni più preziosi? Certamente no. Lo stesso vale per la salute, siamo noi che dobbiamo in prima persona assumerci le nostre responsabilità, ed è questo l'unico modo che paga, come dimostrano le decine di migliaia di persone che si sono mosse in questa direzione, esempio vivente di come star bene non sia un caso: anche se per qualcuno può essere merito di un colpo di fortuna, per la maggioranza delle persone è il risultato di precise scelte di vita.

Ci auguriamo quindi che la lettura di questo libro possa aiutare sempre più persone a prendere coscienza di questa realtà e a compiere il passo decisivo verso abitudini semplici e una salute migliore, godendosi il proprio corpo, la vita e tutto quello che di bello ci offre.

Dr.ssa Luciana Baroni
Dr. Hans Diehl

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