A cura della dr.ssa Luciana Baroni

Premessa

Il cancro (k) della prostata è uno dei tumori maligni più comuni nei Paesi ricchi, dove costituisce la seconda causa di morte (per neoplasia) nel maschio adulto.

Come accade per altri tipi di k, esistono evidenze epidemiologiche che basandosi sull'osservazione dell'estrema variabilità clinica di questo tipo di tumore nei vari Paesi del mondo, conferiscono importanza eziopatogenetica a fattori ambientali ed a fattori genetici [Rowley_1997, Brawley_1998, Williams_1999].

Per quanto riguarda i fattori ambientali -come per altri tipi di malattie- la mortalità per questo tumore prevale nei Paesi evoluti e nei soggetti che, proveniendo da zone a basso rischio, migrano in questi Paesi [Kolonel_1999].

Per contro, differenze nell'incidenza di questo tumore in popolazioni di razze diverse esposte agli stessi fattori ambientali, possono essere spiegabili solamente con una diversa predisposizione genetica alla malattia in questione; su questa causa di malattia è però utopistico -al momento attuale- pensare di poter intervenire.

Tra le cause ambientali la dieta riveste il ruolo principale nel modulare il rischio di comparsa (vedi poi) ed evoluzione della neoplasia [Clinton_1998] che, ricordiamo, ha uno sviluppo molto lento nel corso degli anni, lasciando quindi ben sperare che con svariate strategie, non ultimo un intervento nutrizionale adeguato, il decorso della malattia possa essere positivamente influenzato [Meyer_1999].

Secondo alcuni Autori, comunque, le modificazioni dietetiche avrebbero effetto sulla progressione ma non sulla comparsa del tumore [Friis_1994] perchè, a fronte di una uguale distribuzione di lesioni microfocali in tutte le parti del mondo, la incidenza del tumore clinicamente manifesto, come già detto, varia nei diversi Paesi [Fair_1997].

Il k prostatico è un tumore ormono-dipendente, e si è verificato che ha una minor incidenza nei diabetici, che presentano livelli di testosterone ridotti [Thompson_1989, Giovannucci_1998].

Una delle ipotesi che attualmente appaiono più promettenti nel rapporto dieta-k prostatico è quella che mette in correlazione la carcinogenesi (nella fattispecie prostatica) con lo stress ossidativo; gli androgeni stessi sono in grado di aumentare lo stress ossidativo in vitro su linee cellulari di k prostatico.

La produzione di specie reattive dell'ossigeno provocherebbe nei tessuti modificazioni in senso carcinogenetico: studi recenti mostrano come lo stress ossidativo sia maggiore nell'epitelio benigno di pazienti con k prostatico rispetto a pazienti sani [Fleshner_1998].

Da qui si evince il razionale di utilizzare sostanze nutritive con proprietà antiossidante, quindi selenio, vitamina C, vitamina E, vitamina D, retinolo e carotenoidi (soprattutto lycopene), proteine della soia [Thomas_1999] (vedi poi).


Fattori di rischio nutrizionali

1. I grassi

Come per il k mammario, anche per il k prostatico una grossa responsabilità sembrerebbe averla l'elevata introduzione di grassi dietetici, ma anche in questo caso non c'è completa concordanza tra i vari Autori, e gli studi sono meno abbondanti. A favore del ruolo carcinogenetico dei fattori dietetici in generale, e soprattutto degli acidi grassi, prevalentemente di origine animale (acido alfa-linolenico, carne rossa), troviamo parecchi studi anche recenti [Hill_1987, Slattery_1990, Bravo_1991, LaVecchia_1992, Giovannucci_1993, Pienta_1993, Friis_1994, Le Marchand_1994, Rohan_1995, Harvei_1997, Bakker_1997, Rose_1997, Vlajinac_1997, Willet_1997, Brawley_1998, Fleshner_1998, Lee_1998, Fradet_1999, Fraser_1999, Hayes_1999, Kolonel_1999], mentre altri Autori non condividono questa ipotesi o non ritengono che le nozioni acquisite al momento attuale siano sufficientemente dirimenti [MacLennan_1985, Hsing_1990, Andersson_1996, Fair_1997, Veierod_1997, Key_1997, Schuurman_1999, Thomas_1999].

I grassi animali influenzerebbero negativamente anche l'aggressività del tumore e la sopravvivenza dopo la diagnosi [West_1991, Meyer_1999].

Un recentissimo studio [Fradet_1999] su pazienti portatori di k prostatico mostra come la riduzione del consumo di acidi grassi saturi della dieta intorno al 10% della calorie totali abbia un rilevante effetto positivo sull'aumento della sopravvivenza: a conferma di come la progressione della malattia, soprattutto in questi tempi che ci permettono di porre una diagnosi clinica in molti casi estremamente precoce, potrebbe beneficiare anche di misure dietetiche, rendendo la sopravvivenza dei malati compatibile con la naturale spettanza di vita dell'individuo.

Alcuni Autori riportano una correlazione positiva tra rischio ed assunzione di birra, carne, latte e frutta [De Stefani_1995].

Più credibile appare la correlazione positiva con dieta ipercalorica ed obesità [Snowdon_1984, Walker_1994, Meyer_1997, Veierod_1997, Rohan_1995].

Mutato tempore, potrebbe sembrare che in campo scientifico gli studi sul k prostatico stiano ripercorrendo quanto già occorso per il k mammario, suo equivalente femminile. Ma anche se gli studi in questo campo sono meno abbondanti, nel complesso risultano più ricchi di informazioni, probabilmente perchè alcuni filoni di ricerca, col senno di poi, si sono sviluppati diversamente e forse in modo più proficuo, rispetto a quanto accaduto per il k mammario, come vedremo in seguito.

Uno dei meccanismi attraverso il quale i grassi della dieta potrebbero modulare la carcinogenesi è attraverso la loro influenza sulla sintesi di prostaglandine e leucotrieni [Woutersen_1999].

Essendo inoltre il k prostatico un tumore ormono-dipendente, l'elevata assunzione di grassi potrebbe agire attraverso la via ormonale, con aumento della stimolazione androgenica sulla ghiandola [Brawley_2000].

2. Il latte

La correlazione tra consumo di latte e k prostatico è stata descritta da oltre 10 anni [Snowdon_1984, Rose_1986, La Vecchia_1991, Le Marchand_1994, Tzonou_1999]. Di recente è stato riportato un aumento di rischio del 50% [Chan_1998] nei gran consumatori di questi prodotti.

Mentre tale correlazione era stata inizialmente attribuita al contenuto in grassi animali del latte, riconducendola a quanto descritto al paragrafo precedente, studi recenti prendono in considerazione solo la "non-fat-portion" del latte ed ipotizzano che la responsabilità di questa correlazione sia invece dovuta soprattutto al suo contenuto in Calcio [Grant_1999].

Tutti i cibi ricchi di Calcio sarebbero responsabili diretti di un "consumo" -con secondaria riduzione dei livelli- di vitamina D nell'organismo (vedi poi).


Fattori protettivi

La riduzione nell'assunzione di alimenti "a rischio", da sola, non è sufficiente a spiegare l'effetto protettivo attribuito alla dieta vegetariana, già osservato nei primi grossi studi di popolazione [Hirayama_1978]. Proprio nei vegetali sono infatti contenute delle sostanze dotate di azione preventiva nei confronti di questo tumore.

1. La vitamina D

L'effetto preventivo sulla carcinogenesi prostatica da parte della vitamina D è al momento attuale una delle ipotesi più accreditate [Konety_1999], assieme all'effetto protettivo del lycopene.

Ma i derivati del latte e la carne, pur contenendo questa vitamina, aumentebbero il rischio di sviluppare il k prostatico riducendo secondariamente i livelli di questa vitamina [Giovannucci_1998b]. Infatti da una parte l'elevata introduzione di Calcio e Fosforo principalmente attraverso i derivati del latte, dall'altra l'introduzione di proteine animali, che riducono il pH ematico, sono condizioni che sopprimono la produzione di vitamina D.

Inoltre l'assunzione di fruttosio riduce la Fosforemia, stimolando così la produzione di vitamina D.

Quindi, l'assunzione di Calcio risulta correlata positivamente con il rischio di k prostatico, mentre l'assunzione di fruttosio risulta negativamente correlata.

Ed ecco un'ulteriore spiegazione del perchè la frutta abbia per se' effetto protettivo, indipendentemente dalle vitamine ed oligoelementi che contiene: perchè è ricca di fruttosio (che come anzidetto favorisce un'elevazione dei livelli di vitamina D) [Giovannucci_1998a].

L'ipotesi "vitamina D", oltre a spiegare l'associazione positiva tra questo tumore ed i derivati del latte [Grant_1999, Grant_2000], rende anche ragione di come l'altro principale fattore ambientale descritto come protettivo sia l'esposizione solare, che può avere effetti positivi anche a malattia iniziata (effetto già descritto con uno studio sulla distribuzione geografica del k prostatico, che suffragava l'effetto protettivo delle radiazioni UV -che aumentano i livelli di vitamina D- [Hanchette_1992]).

2. Il lycopene

É tuttora controverso il ruolo di elevate dosi di "carotenoidi" nei confronti del rischio di sviluppare k prostatico, [Kolonel_1987, Ohno_1988, Oishi_1988, Le Marchand_1991, Rohan_1995, Kolonel_1996, Daviglus_1996, Cooper_1999, Norrish_2000].

Tra i vari carotenoidi (alfa-carotene, beta-carotene, beta-cryptoxantina, luteina e lycopene) parrebbe infatti che un ruolo protettivo rilevante riconducibile alle proprietà antiossidanti, sia nei confronti della comparsa ma anche dell'aggressività del tumore, sia presente chiaramente nel lycopene, e solo in particolari situazioni anche nel beta-carotene [Giovannucci_1995, Gann_1999, Rao_1999].

In frutta e verdura ma soprattutto in cibi a base di pomodoro sarebbero contenute sostanze (forse non tutte ancora identificate) in grado di esercitare un effetto anti-carcinogenetico soprattutto sulla prostata [Grant_1999, Tzonou_1999]. Numerosi altri studi stressano questo concetto, come riportato in una recente rassegna [Giovannucci_1999]: pomodori e/o lycopene risultano esercitare un effetto preventivo per tumori anche in sedi anatomiche differenti dalla prostata.

Recentemente è stata segnalata anche una correlazione positiva tra rischio di k prostatico e bassi livelli di vitamina E nei fumatori, meno significativa con il retinolo, non rilevante la correlazione con vitamina C e carotene [Eichholzer_1999].

3. I fitoestrogeni

Consumo di cereali, noci e soia sono altri fattori dietetici con proprietà preventive nei confronti del k prostatico [Hebert_1998].

In particolare, tutti i vegetali ricchi in fitoestrogeni (appunto soia, cererali, noci), avrebbero un effetto protettivo nei confronti di molti tumori, non ultimo quello della prostata [Humfrey_1998]. Nel gruppo degli Avventisti, il consumo frequente di latte di soia comporta una riduzione del rischio del 70% [Jacobsen_1998].

Essendo i fitoestrogeni dotati di attività ormonale estrogenica, può facilmente essere ipotizzato che il loro ruolo protettivo segua la via ormonale [Messina_1999, Stephens_1999]. Infatti in regioni a bassa incidenza di tumori ormono-dipendenti sono stati riscontrati nella popolazione elevati livelli di fitoestrogeni [Adlercreutz_1995a, Adlercreutz_1995b].

Queste sostanze hanno inoltre dimostrato di possedere proprietà antiossidanti e protettive nei confronti della proliferazione di cellule maligne e della sintesi di fattori di crescita.

4. Le proteine vegetali

Il k prostatico appare inoltre correlato con una situazione di insulino-resistenza dell'organismo (con elevazione dei livelli di insulina) che può essere secondaria all'assunzione di grassi animali od all'obesità (vedi quanto sopra riportato). Gli aminoacidi modulano la secrezione di Insulina e Glucagone, quindi la composizione proteica della dieta è importante per l'equilibrio tra questi due ormoni [McCarty_1999].

Le proteine vegetali, ricche in aminoacidi non-essenziali, aumentano soprattutto la produzione di Glucagone, con secondaria down-regulation della secrezione e dei livelli di Insulina.

Ma le proteine vegatali riducono anche la sintesi epatica di IGF-I (Insulinlike-Growth-Factor) e la sua potente attività carcinogena: questo fattore risulta essere presente in livelli significativamente più bassi nei vegani, rispetto ai consumatori di prodotti animali (vegetariani e meat-eater) [Allen_2000].


Conclusioni

Evidenze scientifiche suggeriscono che differenze nella dieta possono rendere conto in gran parte della diversa incidenza del k prostatico nelle varie parti del mondo [Yip_1999]. Appare ormai indiscusso come alcuni tipi di tumore, compreso quello prostatico, siano associati alle abitudini alimentari occidentali.

Sin dai primi studi sulla popolazione degli Avventisti Californiani l'elevato consumo di frutta (fresca o secca), pomodori, legumi, appariva protettivo nel confronti del rischio di sviluppare il k prostatico [Mills_1989], ed il consumo di prodotti animali e/o l'obesità si configuravano già come fattori di rischio [Snowdon_1984].

Il dato si è mantenuto nel tempo, infatti una recente pubblicazione [Fraser_1999] riporta come i non-vegetariani abbiano più elevate probabilità di sviluppare k prostatico.

La dieta vegetariana, grazie al ridotto contenuto in grassi (comunque di origine vegetale!) e di Calcio e Fosforo, e l'apporto di sostanze quali lycopene e fitoestrogeni, nonchè proteine vegetali, appare possedere tutti i requisiti per la prevenzione del k prostatico.

Una dieta comprendente un'adeguata introduzione di fibre (con cereali, verdura, legumi e frutta) associata ad una riduzione di calorie e grassi, può essere uno dei possibili approcci al problema della prevenzione primaria e secondaria del k prostatico [Williams_1999].

References

Adlercreutz CH, Goldin BR, Gorbach SL, Hockerstedt KA, Watanabe S,Hamalainen EK, Markkanen MH, Makela TH, Wahala KT. Soybean phytoestrogen intake and cancer risk. J Nutr, 1995 Mar;125(3 Suppl):757S-770S. Published erratum appears in J Nutr 1995 Jul;125(7):1960. PMID: 7884562; UI: 95190656

Adlercreutz H. Phytoestrogens: epidemiology and a possible role in cancerprotection. Environ Health Perspect, 1995 Oct;103 Suppl 7:103-12. PMID: 8593855; UI: 96163764

Allen NE, PN Appleby, GK Davey, TJ Key. Hormones and diet: low insulin-like growth factor-I but normal bioavailable androgens in vegan men. British Journal of Cancer, 2000 Jul; 83(1):95-97. PMID: 10883675; UI: 20338734

Andersson SO, Wolk A, Bergstrom R, Giovannucci E, Lindgren C, Baron J, Adami HO. Energy, nutrient intake and prostate cancer risk: a population-based case-control study in Sweden. Int J Cancer, 1996 Dec 11;68(6):716-22. PMID: 8980172; UI: 97134612

Bakker N, P van't Veer, PL Zock. Adipose fatty acids and cancers of the breast,prostate and colon: An ecological study. International Journal of Cancer, 1997;74(4):587-91. PMID: 9259395; UI: 97402331

e-mail: pieter.vantnpveer@medew.hegl.wau.nl Bravo MP, Castellanos E, del Rey Calero J. Dietary factors and prostatic cancer. Urol Int, 1991;46(2):163-6. PMID: 2053225; UI: 91272402

Brawley OW, Knopf K, Thompson I. The epidemiology of prostate cancer part II: the risk factors. Semin Urol Oncol, 1998 Nov;16(4):193-201. PMID: 9858325; UI: 99074036

e-mail: Ob6g@nih.gov Brawley OW, Parnes H. Prostate cancer prevention trials in the USA. Eur J Cancer, 2000 Jun;36(10):1312-5. PMID: 10882873; UI: 20340787

e-mail: Ob6g@nih.gov Chan JM, Giovannucci E, Andersson SO, Yuen J, Adami HO, Wolk A. Dairy products, calcium, phosphorous, vitamin D, and risk of prostate cancer. Cancer Causes Control, 1998 Dec;9(6):559-66. PMID: 10189041; UI: 99202924

Clinton SK, Giovannucci E. Diet, nutrition, and prostate cancer. Annu Rev Nutr, 1998;18:413-40. PMID: 9706231; UI: 98371505

Cooper DA, Eldridge AL, Peters JC. Dietary carotenoids and certain cancers, heart disease, andage-related macular degeneration: a review of recent research. Nutr Rev 1999 Jul;57(7):201-14. PMID: 10453174; UI: 99382546

Daviglus ML, Dyer AR, Persky V, Chavez N, Drum M, Goldberg J, Liu K, Morris DK,Shekelle RB, Stamler J. Dietary beta-carotene, vitamin C, and risk of prostate cancer: results from the Western Electric Study. Epidemiology, 1996 Sep;7(5):472-7. PMID: 8862976; UI: 97016341

De Stefani E, Fierro L, Barrios E, Ronco A. Tobacco, alcohol, diet and risk of prostate cancer. Tumori, 1995 Sep-Oct;81(5):315-20. PMID: 8804446; UI: 96397552

Eichholzer M, Stahelin HB, Ludin E, Bernasconi F. Smoking, plasma vitamins C, E, retinol, and carotene, and fatalprostate cancer: seventeen-year follow-up of the prospective baselstudy . Prostate, 1999 Feb 15;38(3):189-98 . PMID: 10068343; UI: 99140315

e-mail: Eichholz@swissonline.ch Fair WR, Fleshner NE, Heston W. Cancer of the prostate: a nutritional disease?. Urology, 1997 Dec;50(6):840-8. PMID: 9426711; UI: 98088117

Fleshner NE, Klotz LH. Diet, androgens, oxidative stress and prostate cancer susceptibility. Cancer Metastasis Rev, 1998-99;17(4):325-30. PMID: 10453275; UI: 99382647

e-mail: neil.fleshner@utoronto.ca Fradet Y, Meyer F, Bairati I, Shadmani R, Moore L. Dietary fat and prostate cancer progression and survival. Eur Urol, 1999;35(5-6):388-91. PMID: 10325493; UI: 99262433

e-mail: yves.fradet@crhdq.ca Fraser GE. Associations between diet and cancer, ischemic heart disease, andall-cause mortality in non-Hispanic white California Seventh-dayAdventists . Am J Clin Nutr,1999 Sep;70(3 Suppl):532S-538S . PMID: 10479227; UI: 99408692

e-mail: gfraser@sph.llu.edu Friis S, Kjaer SK, Tjonneland AM, Svare EI, Dahl C. [Relationship between diet, nutritional status and prostatic cancer]. Ugeskr Laeger, 1994 Jun 6;156(23):3478-84 [Article in Danish]. PMID: 8066863; UI: 94345855

Gann PH, Ma J, Giovannucci E, Willett W, Sacks FM, Hennekens CH, Stampfer MJ. Lower prostate cancer risk in men with elevated plasma lycopene levels: results of a prospective analysis. Cancer Res, 1999 Mar 15;59(6):1225-30. PMID: 10096552; UI: 99194216

e-mail: pgann@nwu.edu Gaziano JM, Hennekens CH. Dietary fat and risk of prostate cancer. J Natl Cancer Inst, 1995 Oct 4;87(19):1427-8. PMID: 7674326; UI: 95404639

Giovannucci E, Rimm EB, Colditz GA, Stampfer MJ, Ascherio A, Chute CC, Willett WC. A prospective study of dietary fat and risk of prostate cancer. J Natl Cancer Inst, 1993 Oct 6;85(19):1571-9. PMID: 8105097; UI: 94016645

e-mail: edward.giovannucci@harvard.edu Giovannucci E, Ascherio A, Rimm EB, Stampfer MJ, Colditz GA, Willett WC. Intake of carotenoids and retinol in relation to risk of prostate cancer. J Natl Cancer Inst, 1995 Dec 6;87(23):1767-76. PMID: 7473833; UI: 96077078

e-mail: edward.giovannucci@harvard.edu Giovannucci E, Rimm EB, Stampfer MJ, Colditz GA, Willett WC. Diabetes mellitus and risk of prostate cancer (United States). Cancer Causes Control, 1998 Jan;9(1):3-9. PMID: 9486458; UI: 98145863

e-mail: edward.giovannucci@harvard.edu Giovannucci E, Rimm EB, Wolk A, Ascherio A, Stampfer MJ, Colditz GA, Willett WC. Calcium and fructose intake in relation to risk of prostate cancer. Cancer Res, 1998 Feb 1;58(3):442-7. PMID: 9458087; UI: 98117291

e-mail: edward.giovannucci@harvard.edu Giovannucci E. Dietary influences of 1,25(OH)2 vitamin D in relation to prostate cancer: ahypothesis. Cancer Causes Control, 1998 Dec;9(6):567-82. PMID: 10189042 ; UI: 99202925

e-mail: Edward.Giovannucci@channing.harvard.edu Giovannucci E. Tomatoes, tomato-based products, lycopene, and cancer: review of the epidemiologic literature. J Natl Cancer Inst, 1999 Feb 17;91(4):317-31. PMID: 10050865; UI: 99158152

e-mail: edward.giovannucci@harvard.edu Gonder U et al. Diet and the prevention of cancer. BMJ 1999,Jul 17;319(7203):186; discussion 187-8. PMID: 10406766; UI: 99335433

Grant WB. An ecologic study of dietary links to prostate cancer. Altern Med Rev, 1999 Jun;4(3):162-9. PMID: 10383480; UI: 99316131

e-mail: wbgrant@norfolk.infi.net Grant WB. Calcium, lycopene, vitamin D and prostate cancer. Prostate, 2000 Feb 15;42(3):243. PMID: 10639196; UI: 20118058

e-mail: wbgrant@norfolk.infi.net Hanchette CL, Schwartz GG. Geographic patterns of prostate cancer mortality. Evidence for a protective effect of ultraviolet radiation. Cancer, 1992 Dec 15;70(12):2861-9. PMID: 1451068; UI: 93082625

Harvei S, Bjerve KS, Tretli S, Jellum E, Robsahm TE, Vatten L. Prediagnostic level of fatty acids in serum phospholipids: omega-3 and omega-6 fatty acids and the risk of prostate cancer. Int J Cancer, 1997 May 16;71(4):545-51. PMID: 9178806; UI: 97322152

Hayes RB, Ziegler RG, Gridley G, Swanson C, Greenberg RS, Swanson GM, Schoenberg JB, Silverman DT, Brown LM, Pottern LM, Liff J, Schwartz AG, Fraumeni JF Jr, Hoover RN. Dietary factors and risks for prostate cancer among blacks and whites in the United States. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev, 1999 Jan;8(1):25-34. PMID: 9950236; UI: 99133735

e-mail: hayesr@epndce.nci.nih.gov Hebert JR, Hurley TG, Olendzki BC, Teas J, Ma Y, Hampl JS. Nutritional and socioeconomic factors in relation to prostate cancer mortality: a cross-national study. J Natl Cancer Inst, 1998 Nov 4;90(21):1637-47. PMID: 9811313; UI: 99027452

Hegarty NJ, Fitzpatrick JM, Richie JP, Scardino PT, deVere White RW,Schroder FH, Coffey DS . Future prospects in prostate cancer . Prostate, 1999 Sep 1;40(4):261-8. PMID: 10420155; UI: 99350569

Hill MJ. Dietary fat and human cancer. Anticancer Res, 1987 May-Jun;7(3 Pt A):281-92 . PMID: 3296942; UI: 87240091

Hirayama T. Epidemiology of prostate cancer with special reference to the role of diet. Natl Cancer Inst Monogr, 1979 Nov;53:149-55. PMID: 537622; UI: 80143129

Hsing AW, McLaughlin JK, Schuman LM, Bjelke E, Gridley G, Wacholder S, Chien HT, Blot WJ. Diet, tobacco use, and fatal prostate cancer: results from the Lutheran Brotherhood Cohort Study. Cancer Res, 1990 Nov 1;50(21):6836-40. PMID: 2208150; UI: 91004049

Humfrey CD. Phytoestrogens and human health effects: weighing up the current evidence. Nat Toxins 1998;6(2):51-9. PMID: 9888630; UI: 99103705

e-mail: cdnhl@le.ac.uk Jacobsen BK, Knutsen SF, Fraser GE. Does high soy milk intake reduce prostate cancer incidence? The Adventist Health Study. Cancer Causes Control, 1998 Dec;9(6):553-7. PMID: 10189040; UI: 99202923

Key TJ, Silcocks PB, Davey GK, Appleby PN, Bishop DT. A case-control study of diet and prostate cancer. Br J Cancer, 1997;76(5):678-87. PMID: 9303371; UI: 97447631

e-mail: key@icrf.icnet.uk Kolonel LN, Hankin JH, Yoshizawa CN. Vitamin A and prostate cancer in elderly men: enhancement of risk. Cancer Res, 1987 Jun 1;47(11):2982-5. PMID: 3567915; UI: 87187188

e-mail: larry@crch.hawaii.edu Kolonel LN. Nutrition and prostate cancer. Cancer Causes Control, 1996 Jan;7(1):83-44. PMID: 8850437; UI: 97003098

e-mail: larry@crch.hawaii.edu Kolonel LN, Nomura AM, Cooney RV. Dietary fat and prostate cancer: current status. J Natl Cancer Inst, 1999 Mar 3;91(5):414-28. PMID: 10070940; UI: 99168488

e-mail: larry@crch.hawaii.edu Konety BR, Johnson CS, Trump DL, Getzenberg RH. Vitamin D in the prevention and treatment of prostate cancer. Semin Urol Oncol, 1999 May;17(2):77-84. PMID: 10332920; UI: 99263715

La Vecchia C, Negri E, D'Avanzo B, Franceschi S, Boyle P. Dairy products and the risk of prostatic cancer. Oncology, 1991;48(5):406-10. PMID: 1745489; UI: 92080256

La Vecchia C. Cancers associated with high-fat diets. J Natl Cancer Inst Monogr, 1992;(12):79-85. PMID: 1616815; UI: 92313771

Lee MM, Wang RT, Hsing AW, Gu FL, Wang T, Spitz M. Case-control study of diet and prostate cancer in China. Cancer Causes Control, 1998 Dec;9(6):545-52. PMID: 10189039; UI: 99202922

e-mail: mlee@epi.ucsf.edu Le Marchand L, Hankin JH, Kolonel LN, Wilkens LR. Vegetable and fruit consumption in relation to prostate cancer risk in Hawaii: a reevaluation of the effect of dietary beta-carotene. Am J Epidemiol, 1991 Feb 1;133(3):215-9. PMID: 2000838; UI: 91157853

Le Marchand L, Kolonel LN, Wilkens LR, Myers BC, Hirohata T. Animal fat consumption and prostate cancer: a prospective study in Hawaii. Epidemiology, 1994 May;5(3):276-82. PMID: 8038241; UI: 94312474

MacLennan R. Fat intake and cancer of the gastrointestinal tract and prostate. Med Oncol Tumor Pharmacother, 1985;2(3):137-42. PMID: 4068800; UI: 86064337

McCarty MF. Vegan proteins may reduce risk of cancer, obesity, and cardiovascular diseaseby promoting increased glucagon activity. Med Hypotheses, 1999 Dec;53(6):459-85. PMID: 10687887; UI: 20150595

Messina MJ. Legumes and soybeans: overview of their nutritional profiles and healtheffects. Am J Clin Nutr, 1999 Sep;70(3 Suppl):439S-450S. PMID: 10479216; UI: 99408681

e-mail: markm@olympus.net Meyer F, Bairati I, Fradet Y, Moore L. Dietary energy and nutrients in relation to preclinical prostate cancer. Nutr Cancer, 1997;29(2):120-6. PMID: 9427974; UI: 98089443

e-mail: fmeyer@gre.ulaval.ca Meyer F, Bairati I, Shadmani R, Fradet Y, Moore L. Dietary fat and prostate cancer survival. Cancer Causes Control, 1999 Aug;10(4):245-51. PMID: 10482482; UI: 99410208

e-mail: fmeyer@gre.ulaval.ca Mills PK, Beeson WL, Phillips RL, Fraser GE. Cohort study of diet, lifestyle, and prostate cancer in Adventist men. Cancer, 1989 Aug 1;64(3):598-604. PMID: 2743254; UI: 89303712

Mills PK, Beeson WL, Phillips RL, Fraser GE. Cancer incidence among California Seventh-Day Adventists, 1976-1982. Am J Clin Nutr 1994 May;59(5 Suppl):1136S-1142S. PMID: 8172114; UI: 94226076

Mills PK. Re: Nutritional and socioeconomic factors in relation to prostate cancer mortality: across-national study. J Natl Cancer Inst. 1999 Apr 21;91(8):725-6. PMID: 10218515; UI: 99232883

Norrish AE, Jackson RT, Shape SJ, Skeaff CM. Prostate cancer and dietary carotenoids. Am J Epidemiol, 2000;151(2):119-23. PMID: 10645813; UI: 20108411

Ohno Y, Yoshida O, Oishi K, Okada K, Yamabe H, Schroeder FH. Dietary beta-carotene and cancer of the prostate: a case-control study in Kyoto, Japan. Cancer Res, 1988 Mar 1;48(5):1331-6. PMID: 2449278; UI: 88135659

Oishi K, Okada K, Yoshida O, Yamabe H, Ohno Y, Hayes RB, Schroeder FH. A case-control study of prostatic cancer with reference to dietary habits. Prostate, 1988;12(2):179-90. PMID: 3368406; UI: 88217679

Pienta KJ, Esper PS. Risk factors for prostate cancer. Ann Intern Med, 1993 May 15;118(10):793-803. PMID: 8470854; UI: 93228273

Pienta KJ, Esper PS. Is dietary fat a risk factor for prostate cancer?. J Natl Cancer Inst, 1993 Oct 6;85(19):1538-40. PMID: 8411222; UI: 94016636

Rao AV, Fleshner N, Agarwal S. Serum and tissue lycopene and biomarkers of oxidation in prostate cancer patients: acase-control study. Nutr Cancer, 1999;33(2):159-64. PMID: 10368811; UI: 99297200

e-mail: v.rao@utoronto.ca Rohan TE, Howe GR, Burch JD, Jain M. Dietary factors and risk of prostate cancer: a case-control study in Ontario, Canada. Cancer Causes Control, 1995 Mar;6(2):145-54. PMID: 7749054; UI: 95267977

Rose DP, Boyar AP, Wynder EL.. International comparisons of mortality rates for cancer of the breast, ovary, prostate, and colon, and per capita food consumption. Cancer, 1986 Dec 1;58(11):2363-71.. PMID: 3768832; UI: 87027938

Rose DP. Dietary fatty acids and prevention of hormone-responsive cancer. Proc Soc Exp Biol Med1997 Nov;216(2):224-33. PMID: 9349691; UI: 98007847

Rowley KH, Mason MD. The aetiology and pathogenesis of prostate cancer. Clin Oncol (R Coll Radiol), 1997;9(4):213-8. PMID: 9315393; UI: 97461026

Schuurman AG, van den Brandt PA, Dorant E, Goldbohm RA. Animal products, calcium and protein and prostate cancer risk in The Netherlands Cohort Study. Br J Cancer, 1999 Jun;80(7):1107-13. PMID: 10362125; UI: 99288971

Slattery ML, Schumacher MC, West DW, Robison LM, French TK. Food-consumption trends between adolescent and adult years and subsequent risk of prostate cancer. Am J Clin Nutr, 1990 Oct;52(4):752-7. PMID: 2403069; UI: 90386100

Snowdon DA, Phillips RL, Choi W. Diet, obesity, and risk of fatal prostate cancer. Am J Epidemiol, 1984 Aug;120(2):244-50. PMID: 6465122; UI: 84277663

Steinmetz KA, Potter JD. Vegetables, fruit, and cancer. I. Epidemiology. Cancer Causes Control ,1991 Sep;2(5):325-57. PMID: 1834240; UI: 92032508

Steinmetz KA, Potter JD. Vegetables, fruit, and cancer. II. Mechanisms. Cancer Causes Control, 1991 Nov;2(6):427-42. PMID: 1764568; UI: 92110498

Stephens FO. The rising incidence of breast cancer in women and prostate cancer in men.Dietary influences: a possible preventive role for nature's sex hormonemodifiers - the phytoestrogens. Oncol Rep, 1999 Jul-Aug;6(4):865-70. PMID: 10373672; UI: 99307635

Thomas JA. Diet, micronutrients, and the prostate gland. Nutr Rev, 1999 Apr;57(4):95-103. PMID: 10228346; UI: 99245030

Thompson MM, Garland C, Barrett-Connor E, Khaw KT, Friedlander NJ, Wingard DL. Heart disease risk factors, diabetes, and prostatic cancer in an adult community. Am J Epidemiol, 1989 Mar;129(3):511-7. PMID: 2916544; UI: 89132529

Tzonou A, Signorello LB, Lagiou P, Wuu J, Trichopoulos D, Trichopoulou A . Diet and cancer of the prostate: a case-control study in Greece. Int J Cancer, 1999 Mar 1;80(5):704-8. PMID: 10048971; UI: 99140400

Veierod MB, Laake P, Thelle DS. Dietary fat intake and risk of prostate cancer: a prospective study of 25,708 Norwegian men. Int J Cancer, 1997 Nov 27;73(5):634-8. PMID: 9398038; UI: 98058680

e-mail: marit.veierod@basalmed.uio.no Vlajinac HD, Marinkovic JM, Ilic MD, Kocev NI. Diet and prostate cancer: a case-control study. Eur J Cancer. 1997 Jan;33(1):101-7. PMID: 9071908; UI: 97225566

Walker AR. Diet and cancer. BMJ, 1994 Nov 26;309(6966):1439. PMID: 7819866; UI: 95119711

West DW, Slattery ML, Robison LM, French TK, Mahoney AW. Adult dietary intake and prostate cancer risk in Utah: a case-control study with special emphasis on aggressive tumors. Cancer Causes Control, 1991 Mar;2(2):85-94. PMID: 1873441; UI: 91338404

Willett WC. Polyunsaturated fat and the risk of cancer. BMJ, 1995 Nov 11;311(7015):1239-40. PMID: 7496216; UI: 96069067

e-mail: dosulliv@sph.harvard.edu Willett WC. Specific fatty acids and risks of breast and prostate cancer: dietary intake. Am J Clin Nutr, 1997 Dec;66(6 Suppl):1557S-1563S . PMID: 9394715; UI: 98056697

e-mail: dosulliv@sph.harvard.edu Williams GM, Williams CL, Weisburger JH. Diet and cancer prevention: the fiber first diet. Toxicol Sci, 1999 Dec;52(2 Suppl):72-86. PMID: 10630594; UI: 20094290

e-mail: williamsgm@pol.net Woutersen RA, Appel MJ, van Garderen-Hoetmer A, Wijnands MV. Dietary fat and carcinogenesis . Mutat Res, 1999 Jul 15;443(1-2):111-27. PMID: 10415435; UI: 99346239

e-mail: woutersen@voeding.tno.nl Yip I, Heber D, Aronson W. Nutrition and prostate cancer. Urol Clin North Am, 1999 May;26(2):403-11, x. PMID: 1361562; UI: 99289912

Published Online: 30 Aug 2000 (Ultima revisione 2015) -- Copyright © by SSNV / All rights reserved.