06 Aprile 2008

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Ho letto da http://it.wikipedia.org/wiki/Cucina_vegana quanto segue: "Tra le bevande una particolarmente importante per un apporto di calcio e ferro è il consumo quotidiano di almeno mezzo litro di tè kukicha".

Mi domandavo se anche questo tè inibisce l'assunzione di ferro non-eme (nonostante quanto scritto sopra) e di qualche altra sostanza oppure sia privo di tali controindicazioni (quindi è bevibile tranquillamente anche in orari pasti ecc...).

Inoltre volevo sapere se c'è qualche controindicazione se il tè in questione non viene filtrato e ne viene ingerito qualche piccolo pezzo (domanda dovuta alla pigrizia di mettere i rametti direttamente nella bottiglia che verrà riempita con l'acqua calda e dalla quale si andrà a bere direttamente una volta raffreddato il tutto) [A.D.]


Risposta a cura della dott.ssa MICHELA DE PETRIS, Specialista in Scienza dell'Alimentazione

Utilizzerei questo te non come fonte di calcio e di ferro, ma come bevanda piacevole con cui pasteggiare o fare uno spuntino. Fonti migliori di ferro sono sicuramente le alghe, i legumi secchi, i pistacchi, la rucola...

Il te Kukicha si distingue per il suo basso contenuto di teina, ma il tasso di tannini (riducono l'assorbimento di numerosi microelementi) non lo rende preferibile ad altri.

In assenza di patologie del tratto gastro-enterico (ulcere, gastrite, malattie infiammatorie intestinali...), piccoli pezzi di rametti non sono dannosi, funzionano da lassativo ed aumentano la massa fecale.