2 Febbraio 2004

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Ho letto varie volte (per esempio sul documento disponibile sul vostro sito dell'American Dietetic Association e dei Dietitians of Canada) che sarebbe buona norma assumere semi di lino.

A quanto mi risulta i semi, se ingeriti interi (cosa non rara vista la dimensione di questi semi), non vengono aggrediti dai succhi gastrici e pertanto i nutrienti contenuti non vengono assimilati. Ho quindi pensato di tritare i semi di lino con un "robot" da cucina. Vorrei sapere se i semi così sminuzzati sono assorbibili e se è possibile produrne una certa quantità e poi conservarli o, se al contrario, in queste condizioni i semi si ossidano e perdono le porprie caratteristiche. [E.C.]


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

I semi vanno macinati con un macinacaffè, o comunque con un apparecchio a lama bassa. Una volta liberati della cuticola protettiva, gli olii in essi contenuti diventano vulnerabili a calore e luce, quindi è meglio macinarli di volta in volta ed utilizzarli subito.