23/08/2012
Il ferro è un'arma a doppio taglio. Se non ne assumiamo abbastanza rischiamo l'anemia, ma gli effetti collaterali dell'assunzione di ferro, quando è troppo, sono tanti: aumento del rischio di cancro, di malattie cardiache e di un certo numero di stati infiammatori. Dato che il corpo umano non ha un meccanismo in grado di eliminare l'eccesso di ferro, occorre preferire il ferro proveniente dai vegetali (ferro non-eme), sul quale il nostro organismo ha un certo controllo.
Di seguito riportiamo un video in cui il dottor Michael Greger spiega in dettaglio questo problema, con la trascrizione in italiano del suo intervento subito sotto.
Prima però vorremmo sfatare la credenza secondo cui assumere integratori di ferro fa ingrassare: non esistono elementi nemmeno per ipotizzare che il ferro faccia ingrassare. Il ferro è il costituente dei muscoli e dei globuli rossi e può quindi favorire lo sviluppo della massa muscolare, non certo del tessuto adiposo (cioè del grasso corporeo). Semmai è il contrario: è la carenza di ferro che è stata associata con un eccesso di grasso corporeo.
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(Fonte:
http://nutritionfacts.org/video/risk-associated-with-iron-supplements/)
Gli effetti collaterali dell'assunzione di ferro: quali sono i rischi associati.
Il ferro è un'arma a doppio taglio. Se non ne assumiamo abbastanza rischiamo l'anemia, ma se ne assumiamo troppo gli effetti collaterali sono un aumento del rischio di cancro colorettale, malattie cardiache, infezioni, malattie neurodegenerative e stati infiammatori. Anche altre patologie sono state associate ad un'elevata assunzione di ferro, tra le quali l'Alzheimer, la Malattia di Parkinsons, l'artrite e il diabete.
Quindi, bisogna evitare di assumere troppo ferro dalla dieta, quando non necessario, e assumere integratori di ferro è una decisione che va ben ponderata.
Dal momento che il nostro organismo non è in grado di eliminare l'eccesso di ferro, abbiamo sviluppato un meccanismo rigido per regolarne l'assimilazione: se le nostre scorte di ferro sono scarse, il nostro intestino ne stimola l'assorbimento, mentre se le nostre riserve sono al loro massimo, il nostro intestino blocca l'assorbimento di ferro per mantenerci ad un livello ottimale.
Questo meccanismo però funziona soltanto con le fonti di ferro primarie della dieta dell'uomo, ovvero il ferro che si trova nei cibi di origine vegetale.
Il nostro apparato digerente invece non ha un meccanismo per regolare il ferro ingerito con il sangue, il ferro eme. Il ferro che si trova nel cibo di origine animale passa direttamente attraverso la barriera intestinale e anche se nel nostro organismo già ne abbiamo più che a sufficienza, non possiamo in alcun modo controllare l'assimilazione di questo tipo di ferro.
Proprio per questo, alcuni studiosi ipotizzano che il sovraccarico di ferro potrebbe essere la ragione che lega il consumo di carne al rischio di tumore al seno. Il ferro è un pro-ossidante e può provocare stress ossidativo e danni al DNA. Nei paesi industrializzati, un'eccessiva assunzione di ferro potrebbe portare con il tempo ad un condizione fisiologica da sovraccarico di ferro nelle donne in menopausa, che non hanno più perdite di sangue mensili.
Un'assunzione di ferro troppo elevata ha molti effetti collaterali negativi: favorisce la produzione di radicali liberi, l'ossidazione dei grassi, i danni al DNA e potrebbe anche contribuire allo sviluppo del tumore al seno ed alla carcinogenesi, in maniera del tutto indipendente o potenziando gli effetti di altri carcinogeni. Soltanto le persone in cui sia stata diagnosticata un'anemia da carenza di ferro dovrebbero considerare l'assunzione di integratori di ferro ed anche in questi casi ci potrebbero essere dei rischi.
Uno studio recente ha messo in evidenza che nell'organismo delle donne che prendono integratori di ferro si verifica un notevole aumento dello stress ossidativo.
Dunque, prima di assumere un integratore di ferro, il mio consiglio è di parlare con il proprio medico e di cercare di affrontare il problema partendo inizialmente soltanto dalla dieta, mangiando cioè una buona quantità di cibo sano e ricco in ferro, come ceci e semi di zucca, facendo attenzione a consumare nello stesso pasto cibi ricchi in vitamina C, come limone, frutti tropicali, broccoli e peperoni, che migliorano l'assorbimento del ferro di provenienza vegetale, e stando attenti a non bere té e caffé durante i pasti, poiché essi possono mettere a rischio l'assorbimento di ferro.
Dal momento che gli acidi organici come la vitamina C possono favorire l'assorbimento di ferro, la società della Coca Cola ha commissionato uno studio per vedere se bere Coca Cola produce lo stesso risultato... e la risposta è no.
Traduzione a cura della dr.ssa Roberta Bichi
Per saperne di più sugli integratori di ferro e sugli alimenti vegetali ricchi di ferro, leggi il nostro articolo Alimenti vegetali naturalmente ricchi in ferro e integratori.
Su questo tema, leggi anche l'articolo
5 falsi miti sul ferro che danneggiano la nostra salute sul blog dell'Accademia della Nutrizione.
Un altro articolo interessante è quello che spiega in quale momento della giornata è preferibile assumere integratori di ferro o altri minerali, vitamine, ecc:
"Devo prendere la vitamina prima o dopo i pasti?".